Usare fonts di altri sistemi con Amiga ====================================== Amiga tradizionalmente utilizza dei tipi di carattere proprietari. I font che vengono distribuiti con il Workbench sono di tipo bitmap (detti anche "designed"). Si tratta di caratteri disegnati in varie dimensioni, che possono anche essere scalati come delle normali immagini bitmap, al prezzo di un peggioramento di qualita' spesso inaccettabile. Progettando la versione 2.0 del sistema operativo, Commodore si rese conto dell'inadeguatezza di questo sistema per l'uso professionale e acquisto' in licenza da AGFA la tecnologia Compugrahic Intellifont. Si tratta di un sistema di fonts vettoriali (detti anche "outline"), scalabili e di buona qualita'. Per integrare questo nuovo tipo di caratteri, Commodore defini' un'interfaccia standard per aggiungere al sistema i cosiddetti "font engines", cioe' delle librerie che riconoscono un particolare formato di font scalabili e permettono di usarli come i normali font di Amiga. Il font engine per i font Intellifont si chiama bullet.library ed e' presente nel dischetto Fonts del Workbench 2.0. I font vettoriali furono rimossi nell'OS3.0 per risparmiare la licenza sul software, ma non dovrebbe essere difficile reperirli. Usando programmi come TypeSmith, e' possibile convertire in formato Intellifont diversi altri tipi di font, tra cui i font Adobe Postscript Type 1 che sono piuttosto comuni e vengono distribuiti tipicamente con i programmi di desktop publishing. La bullet.library si rivela pero' piuttosto lenta nell'aprire i font e non e' raro dover attendere alcuni secondi per visualizzare un font Intellifont. Anziche' convertire i font in formato Intellifont, e' possibile installare la type1.library, un motore per i font Type1 di pubblico dominio, oppure il piu' recente ATE (Amiga Type1 Engine). Entrambe queste soluzioni permettono di integrare fonts Adobe Postscript nel sistema. L'unico svantaggio e' la lentezza, causata sopratutto dalla complessita' insita nell'interpretazione del linguaggio Postscript. La reperibilita' di questi font e' piuttosto elevata: sono diffusi sia su Macintosh che su Windows, gestiti dal programma Adobe Type Manager. I font indubbiamente piu' diffusi sono pero' i TrueType, una tecnologia di Microsoft disponibile sia su Windows che su Macintosh. Si tratta di font scalabili che hanno il pregio di mantenere una buona leggibilita' anche nelle dimensioni piu' piccole. Per Amiga esistono due diversi engine che permettono di usare font TrueType. Entrambi si basano sul codice di FreeType, un motore TrueType per UNIX. Pur essendo ancora allo stadio di beta, entrambi i motori funzionano in modo soddisfacente. La velocita' non e' ancora entusiasmante, ma potrebbe essere migliorata in futuro. Altro tool di grande utilita' e' bdf2amiga. Si tratta questa volta di un convertitore di formato che permette di trasformare i font BDF di X Window in dei normali font Amiga. I font BDF sono dei font bitmap, ma sono disponibili in moltissime dimensioni e risultano molto leggibili sullo schermo. X11R6.4 viene distribuito con un centinaio di font BDF che possono essere convertiti grazie a questa utility. Purtroppo la conversione e' tutt'altro che semplice, perche' bdf2amiga crea in realta' un file sorgente in assembler che deve essere letto da un assemblatore per trasformarlo in un font di Amiga. Pur non essendo necessarie conoscenze di programmazione, si tratta di un'operazione non alla portata di tutti e piuttosto tediosa per gli utenti che volessero convertire in questo modo tutti i font di X11. Speriamo dunque in una prossima versione piu' user friendly di questa utility. (*** X LUCA: fai dei link ipertestuali per i riferimenti qua sotto ***) Riferimenti ----------- ttf.library WWW: http://home.sprynet.com/sprynet/ragriffi/ Aminet: util/libs/ttflib.lha Freedom Aminet: util/libs/Freedom.lha FreeType WWW: www.freetype.org bdf2amiga Aminet: text/font/bdf2amiga.lha X11 FTP: ftp://ftp.x.org